Studio DI MAIO compie 100 anni

Studio DI MAIO compie 100 anni

Studio DI MAIO compie 100 anni. 100 anni di leale servizio alle Istituzioni, 100 anni di formazione dei dipendenti, 100 anni di lunghe ore di lavoro intrise di passione, 100 anni di talenti brillanti e di risultati stupefacenti, 100 anni di supporto sociale, 100 anni di creazione o trasformazioni aziendali fantastiche.
Questa in sintesi la nostra storia, questo è Studio DI MAIO.

Siamo agli sgoccioli, queste sono le ultime 4 ore del 2021, dopo la mezzanotte inizierà il primo giorno dalla fine del primo centenario della fondazione dello Studio di Consulenza Sociale del Lavoro e Commerciale “DI MAIO”.

Entreremo tra non molto nel 2022, quindi possiamo anche attestare che lo Studio DI MAIO compie 100 anni.

Il 2021 è stato un anno ricco di avvenimenti, che molti hanno accumunato ad atteggiamenti governativi del XX secolo ma se l’anno passato ce lo dobbiamo buttare alle spalle, non parlerò di questi ultimi 12 mesi, ma del mese di marzo però del 1921 durante il quale si videro i natali dello Studio DI MAIO, il quale apre al pubblico il primo insediamento nella città di Milano poi sedente sempre più giù Roma, Napoli, Salerno, Cava dè Tirreni.

L’attività dello studio commerciale della famiglia di Maio ebbe vita per volontà del giovane ragioniere Luigi. Lo studio è stato tramandato di padre in figlio, fino ai giorni nostri. A Salerno (Leopoldo) durante tutto l’arco degli anni del dopoguerra sino al 1982, la sede poi è fissata in Cava de’ Tirreni (Luigi).

In famiglia si racconta che il fondatore Nonno Luigi, amava ricordare con paterna comprensione a chi lamentava l’inutilità dei costi e degli impieghi aziendali per la tenuta delle contabilità o delle paghe.

“Proprio come la buona amministrazione può fare una buona impresa, una buona contabilità è necessaria per avere la buona amministrazione”

Il nostro sistema organizzativo si avvale proprio di questo tipo di esperienza accumulata negli anni, ma si guarda al futuro con costante investimento per studio, ricerca ed innovazione tecnologica.

Quando sono nell’archivio tra le vecchie pratiche, oppure quando scorro le foto di famiglia, vorrei veramente poter fare un salto molto più lungo e molto più indietro, per trovarmi diciamo all’inizio dei nostri primi 100 anni, andando a riscoprire quale humus ispirava l’economia nazionale nel 1921.

Studio DI MAIO compie 100 anni

Negli anni ’20 immagino che il mondo era in piena attività di riscatto i mesi del 1921 sono stati 12 mesi di agitazione, innovazione e scoperta che hanno dato inizio ad una decade altrettanto ricca. Sia dal punto di vista sociale che economico.

L’europa e l’Italia stavano lentamente cominciando a guarire, le ferite causate dalla prima guerra mondiale.

C’era voglia di rivalsa, di tornare a vivere e farlo con gioia, fiducia e rispetto nelle Istituzioni.

Si gettavano le basi per creare l’economia sana e produttiva, che consentiva anche di accumulare, di godere dei frutti del proprio lavoro sentirsi soddisfatti del proprio impegno.

Fu un decennio fortunato per l’economia europea, la quale comincia a rialzarsi economicamente dal conflitto solo dal 1924, a differenza dell’Italia dove fiorivano già anche l’arte, la musica e le rivalse sociali, scaturite dal miglioramento delle condizioni economiche generali in uno con l’alfabetizzazione del popolo.

Molti dei cambiamenti sociali più rilevanti avvennero proprio in Italia perchè più generosa e lungimirante degli europei, fu un decennio a dir poco movimentato. Il popolo risparmiava aveva i suoi soldi e poteva difendersi guardando avanti senza preoccupazioni, preparando il futuro alle nuove generazioni. 

L’Italia, che era uscita malconcia dalla prima guerra mondiale, aveva perso oltre che i molti valorosi caduti, anche tante risorse economiche. Proprio a causa di questa precarietà economico-sociale la classe operaia tra il 1919 e il 1920 esplose con tumulti, agitazioni e scioperi nelle fabbriche italiane, tanto che questo periodo venne denominato “biennio rosso”.

Dal 1921 in poi, invece, il sociale si pone in maniera strepitosa al centro dell’interesse nazionale.  Possiamo immaginare che fu proprio questa congiuntura che convinse Nonno Luigi ad aprire lo studio DI MAIO al pubblico privato degli imprenditori, da consulente Tecnico d’Ufficio c/o il Tribunale di Milano a Consulente Commerciale e del Lavoro.  

I governi che si avvicendavano erano interessati agli Italiani ed all’Italia, in europa ma con determinata sicurezza e rispettata dai partner. Non come accade oggi con l’europa in Italia, a dettare regole strumentali alla creazione di una costante dipendenza socio economica.

Il governo dello studio DI MAIO invece è molto più semplice negli ultimi 100 anni solo 4 professionisti si sono avvicendati, i quali con il loro impegno quotidiano hanno creato e creano;

  • il lavoro per i dipendenti impiegati, molti dei quali poi diventano altri professionisti autonomi;
  • occasione di incontro professionale e di comprensione tra l’impresa ed il fisco, preservando i relativi interessi nel rispetto delle leggi;
  • occasione di incontro professionale e di comprensione tra l’impresa ed suoi operai o dipendenti, preservando i relativi interessi nel rispetto delle leggi;
  • punto di riferimento per l’utenza svantaggiata dai piccoli imprenditori ai pensionati, dagli studenti alle casalinghe.
Ma vediamo insieme, la governance dello STUDIO DI MAIO, attualizzata.

– capostipite Luigi, Ragioniere; (1921-1958)
Leopoldo, Ragioniere e Perito Commerciale; (1935-1985)
– Luigi, Ragioniere e Perito Commerciale, Revisore Ufficiale dei Conti, Consulente del Lavoro, Amministratore Giudiziario; (1938-2013)
Leopoldo, Ragioniere e Perito Commerciale, Consulente del Lavoro, Consulente Tecnico, Perito del Tribunale di Salerno, Compositore della Crisi Aziendale, Amministratore Giudiziario; (1983- ad oggi)

Grazie alle nuove generazioni ed alla costante fiducia della clientela, siamo sempre più motivati e proiettati al futuro; A quanti ci sostengono.

Grazie ai dipendenti.

buon Compleanno allo STUDIO DI MAIO.

A tutti gli altri BUON ANNO NUOVO 2022 !

Leopoldo di Maio